La "Convenzione Europea sul Paesaggio" ed il "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio" assegnano agli Enti Pubblici Territoriali tra i quali la Provincia, funzioni di Tutela e Valorizzazione del Paesaggio considerato come componente del Patrimonio Culturale della Nazione. I Beni Paesaggistici, in quanto costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio, rappresentano ambiti di approfondimento aventi particolari qualità paesaggistiche che li rendono meritevoli della massima salvaguardia.
Con l'obiettivo di tutelare il Paesaggio, secondo quanto previsto dalla normativa in vigore, l'individuazione e la perimetrazione delle aree esistenti consente alle amministrazioni pubbliche di riconoscere, tutelare, valorizzare e recuperare i valori culturali che esso esprime, e di promuovere apposite attività di conoscenza, informazione e formazione, riqualificazione e fruizione del Paesaggio, nonché la realizzazione di nuovi valori paesaggistici, integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità.
La Provincia di Treviso, nell'intento di approfondire quanto già realizzato nel 2000 con l'edizione del volume Atlante del Paesaggio Trevigiano, ha realizzato una puntuale ricognizione degli ambiti di Tutela Paesaggistica esistenti nel proprio territorio, siano essi individuati da specifici provvedimenti amministrativi e quindi identificati "in base alla Legge", oppure appartengano alle "Aree tutelate per Legge" ai sensi dell'art. 142 del D.Lgs. 42/2004.
Al fine di raggiungere obiettivi di qualità paesaggistica, da realizzarsi nell'ottica di uno sviluppo sostenibile, gli interventi sul paesaggio saranno volti ad individuare le specifiche caratteristiche e le peculiarità di ogni singola area, consentendo di valorizzare e salvaguardare gli elementi di pregio e, nel contempo, di individuare le criticità e quindi pervenire alla realizzazione di nuovi valori paesaggistici attraverso la riqualificazione, la mitigazione ed il recupero di ambiti compromessi o degradati.
Le aree di Tutela Paesaggistica presenti in provincia sono state rappresentate mediante una dettagliata perimetrazione su Carta Tecnica Regionale e su ortofoto corredate dal testo dei provvedimenti amministrativi di individuazione, da una ricca documentazione fotografica intesa ad illustrare gli aspetti peculiari, specifici di ogni singola area, ed inoltre da una scheda riassuntiva dei dati suddivisa per ogni comune all'interno del quale ricadono i Beni da tutelare.
L'intera documentazione è stata predisposta in modo da essere agevolmente utilizzata dai soggetti che operano nell'ambito della salvaguardia e pianificazione paesaggistica; in particolare la pubblicazione è rivolta agli amministratori, ai funzionari, ai progettisti ed ai tecnici comunali per la predisposizione della Relazione Paesaggistica e degli atti propedeutici al conseguimento dell'autorizzazione paesaggistica prevista dall'art. 146 del D. Lgs. 42/2004.
Al fine di definire la specifica disciplina intesa ad assicurare la conservazione dei valori paesaggistici espressi dagli aspetti e caratteri peculiari di ogni singola area individuata, ma anche in considerazione dell'unitarietà del Bene Paesaggio, inteso nel suo complesso, la documentazione selezionata, in particolare quella fotografica, mette in risalto lo stretto legame, sia culturale, sia paesaggistico ed identitario intercorrente tra le singole parti che, relazionandosi, compongono l'insieme territoriale della provincia.
Una corretta individuazione e conoscenza delle aree soggette a speciale tutela paesaggistica della Provincia di Treviso diventa indispensabile nella salvaguardia, pianificazione e gestione del territorio. Si è ritenuto, pertanto, di predisporre un agevole strumento di consultazione che consenta di individuare con precisione le perimetrazioni delle aree di tutela e di fornire, a corredo, una completa documentazione consistente in immagini, ortofoto, testi degli atti amministrativi e cartografie a diversa scala.
Gli ambiti di tutela esistenti nel territorio provinciale risultano istituiti in varie fasi storiche, ad iniziare dal 1922, anno di emanazione della prima legge sulla protezione delle "bellezze naturali e panoramiche" e, per la maggior parte, durante il lungo periodo di attuazione della legge 1497 del 1939 che ha costituito la normativa di riferimento fino alla pubblicazione del Testo Unico 490/1999, sostituito poi dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio nel 2004.
Al fine di pervenire all'individuazione e alla perimetrazione degli ambiti tutelati stessi, sono stati acquisiti gli atti amministrativi esistenti presso gli Enti che nel periodo storico di propria competenza hanno emanato gli specifici provvedimenti di Tutela Paesaggistica, ad iniziare dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, alla Regione Veneto e alla stessa Provincia di Treviso.
La documentazione risultante è costituita dal testo dei Decreti Ministeriali, dei Provvedimenti del
Consiglio Regionale o delle Delibere della Giunta Regionale, a seconda dell'organo amministrativo
competente, dai verbali delle sedute delle Commissioni Provinciali che hanno approvato le proposte, dalle
planimetrie allegate agli atti, nonché da eventuali documenti di modifica dei perimetri stessi. La
perimetrazione è stata realizzata considerando ambiti omogenei di individuazione, escludendo quindi,
quale riferimento spaziale, i limiti amministrativi comunali, al fine di evidenziare le specifiche
caratteristiche e peculiarità di ogni singolo bene all'interno del territorio.
La consultazione può avvenire agendo sul menù "mappa
interattiva", e quindi sull'area interessata, oppure dal menù principale alla voce "Aree di Tutela";
si apriranno in questo caso due distinti elenchi i cui elementi riportano alla documentazione dell'area
interessata, siano essi appartenenti alle aree
di tutela d'insieme oppure alle aree
di tutela, relative ad una più ristretta porzione di territorio.
Ogni area è stata rappresentata mediante una perimetrazione di dettaglio su Carta Tecnica Regionale e su Ortofoto, entrambe generate alla scala di 1:5.000, corredate dai testi dei Provvedimenti Amministrativi, da una ricca documentazione fotografica a cui sono allegate brevi note storico-descrittive dei luoghi raffigurati ed, inoltre, da una schedatura riepilogativa dei dati suddivisa per ambiti comunali interessati. Nelle cartografie sono state riportate, con minore rilevanza grafica, anche le perimetrazioni appartenenti ad aree limitrofe a quella selezionata, le quali vengono sviluppate separatamente in altri punti dell'elenco.
Le "Aree tutelate per legge" previste nell'art. 142 del D. Lgs. 42/2004 corrispondono a quelle contenute nel "Quadro Conoscitivo Regionale" e la loro visualizzazione può essere effettuata accedendo dalla voce corrispondente nel menù principale dove sono suddivise per i vari livelli.
L'utilizzo dei dati geografici è rivolto agli utenti che intendono avvalersi di elementi specifici per
l'analisi spaziale del territorio.
E' possibile utilizzare gli shape files
delle aree di tutela ex D.Lgs. 42/2004, così come visualizzate nella sezione "mappa interattiva". La scelta di questo specifico formato dei dati permette
l'impiego su tutte le piattaforme GIS; utilizzando gli shape files si possono infatti creare
molteplici rappresentazioni di dati geografici, dei quali avvalersi in relazione al grado di
approfondimento delle analisi geo-spaziali cui i GIS sottendono.
L'ufficio S.I.T.I. della Provincia di Treviso, inoltre, mette a disposizione un elevato numero di informazioni spaziali aggiornate attraverso il "GEO-PORTALE", consultabile sul web http://ows.provinciatreviso.it/geonetwork/srv/it/main.home, che possono essere integrate a quelle relative alle aree di tutela paesaggistica a completamento di analisi che richiedono maggiore approfondimento.
Oltre ai dati relativi ai beni tutelati, sono reperibili i dati riferibili al "Quadro conoscitivo" del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, al fine di permettere la sovrapposizione di livelli informativi di natura differente con quelli riferiti alle aree di tutela. Sul medesimo "portale" sono disponibili gli aggiornamenti ai dati geografici forniti in questa sezione.
La Convenzione Europea sul Paesaggio, firmata a Firenze nell'anno 2000 e ratificata dall'Italia nel 2006 con Legge n.14, ha rivoluzionato il concetto di Paesaggio, inteso in precedenza in senso estetico-percettivo, per assegnargli un valore identitario di Bene primario, giuridicamente riconosciuto, che si evolve sotto l'azione di fattori naturali e antropici, i quali influiscono sulla qualità della vita delle popolazioni che abitano una determinata parte di territorio.
La prima normativa di tutela paesaggistica risale al 1922, quando fu emanata la Legge n. 778 sulla "speciale protezione" delle bellezze naturali e panoramiche, nella quale venne introdotto il principio, tuttora presente nella legislazione in materia, del "notevole interesse pubblico" dei beni da salvaguardare, tra i quali anche quelli paesaggistici; in essa viene prevista la possibilità di prescrivere le modalità di esecuzione degli interventi sul paesaggio, nonché di applicare sanzioni ai contravventori. Questa legge creò i presupposti per l'approvazione della n. 1497 sulla "protezione delle bellezze naturali" del 1939 la quale, emanata in concomitanza con la n. 1089 sulla "tutela delle cose d'interesse artistico o storico", ha regolato le politiche di salvaguardia paesaggisticia per oltre un sessantennio.
In campo amministrativo, in applicazione a quanto previsto nella "Carta Costituzionale", intervenne con il D.P.R. n.616 del 1977 il trasferimento alle Regioni, da pochi anni costituite, di funzioni appartenenti allo Stato, tra le quali la delega concernente la materia dei "Beni Ambientali" intesi come Beni paesaggistici.
La Regione Veneto, con Legge n.11 del 1984, subdelegò alle province le funzioni concernenti la materia dei Beni Ambientali che fu mantenuta fino al 1994, anno in cui con Legge Regionale n. 63 venne subdelegata agli Enti Locali la gestione delle aree di tutela paesaggistica, mentre fu conservata alle province la competenza nell'individuazione delle aree meritevoli di salvaguardia, attribuzione mantenuta a tutt'oggi.
Una novità in senso legislativo fu l'approvazione della Legge 431 del 1985 che introdusse il principio della salvaguardia paesaggistica "per legge", rivolta ad una porzione molto vasta di territorio comprendente le fasce costiere, i laghi, i corsi d'acqua, le foreste e i boschi, i parchi, le zone umide e gli ambiti di interesse archeologico. Nel contempo la legge "Galasso" riprendeva la necessità, prevista nella precedente legislazione, di approvare i Piani Paesaggistici, competenza assegnata successivamente alle Regioni dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Il DVD "Le aree di tutela paesaggistica" della Provincia di Treviso è stato articolato in modo da essere facilmente consultabile. In questa sezione introduttiva sono presentate le principali caratteristiche dell'iniziativa editoriale e delle modalità di utilizzo.
La specifica documentazione, costituita da cartografie, mappe, ortofoto, planimetrie catastali, immagini, è stata predisposta ad una notevole scala di dettaglio. In particolare le perimetrazioni degli ambiti di tutela sono state realizzate su Carta Tecnica Regionale e su ortofoto a colori utilizzando, per entrambe, la scala di 1:5.000 nell'edizione più recente.
Per ogni area è stata predisposta una scheda, suddivisa per comune, che riassume i dati relativi ai
provvedimenti amministrativi degli ambiti tutelati, gli estremi di pubblicazione e i riferimenti
cartografici. Si è ritenuto di riportare la data di pubblicazione dei verbali delle riunioni nelle quali
la Commissione Provinciale ha approvato la proposta di tutela paesaggistica, in quanto la salvaguardia
decorre dal primo giorno di affissione dei suddetti verbali all'Albo Pretorio dei comuni
interessati.
Nel caso l'area di tutela interessi l'ambito territoriale di più comuni, le relative schede sono inserite
in unico file Pdf.
La documentazione fotografica relativa ai diversi ambiti paesaggistici ha cercato di porre in risalto le caratteristiche specifiche e gli aspetti peculiari appartenenti ad ogni singola area considerata, nonché, di evidenziare i principali elementi che hanno dato avvio alla dichiarazione del "notevole interesse pubblico" delle aree di tutela stesse.
L'elenco delle "Aree tutelate per legge", disciplinate dall'art. 142 del D.Lgs. 22 Gennaio 2004,
n. 42, è riferito a quanto contenuto nel "Quadro Conoscitivo" Regionale e nel Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) approvato, ai sensi dell'art. 23 della L.R. n. 11/2004, con Delibera
della Giunta Regionale in data 23 marzo 2010.
In riferimento all'elenco dei "fiumi, torrenti e corsi d'acqua", di cui alla lettera c)
dell'art.142 del D.Lgs. 42/2004, oltre a quanto contenuto nel "Quadro Conoscitivo", è stato predisposto un
elenco che associa al Provvedimento del Consiglio Regionale del Veneto 8.10.1998, n. 84 anche quanto
riportato nel D.M. 9.3.1967 relativo all'elenco delle acque pubbliche della Provincia di Treviso.
Le "Zone di interesse archeologico" di cui alla lettera m) dell'art. 142 del D.Lgs.
42/2004, sono state integrate dai "Siti a rischio archeologico" e dai "Centri Storici a rischio archeologico"
individuati in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto nel mese di maggio
2008 e contenuti nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
Nell'individuare tali zone di interesse archeologico sono state consultate le pubblicazioni: "Le Zone
Archeologiche del Veneto", redatta dalla Regione Veneto in collaborazione con la Soprintendenza
Archeologica del Veneto nel 1987, dalla quale sono tratte alcune planimetrie e "Carta Archeologica del
Veneto", Regione Veneto, Franco Cosimo Panini, Modena 1992.
Qualora i provvedimenti di individuazione degli ambiti di tutela siano realizzati in diverse date o siano
corredati di Relazione e planimetria, tale documentazione è inserita in unico file Pdf.
L'elenco delle aree individuate ai sensi della Legge 11.06.1922, n. 778 i cui provvedimenti di tutela sono stati oggetto di iscrizione nei registri catastali e di trascrizione nei registri delle Conservatorie delle ipoteche, nonché di eventuale notifica ai proprietari, secondo quanto previsto dalla predetta norma, è stato trasmesso dalla Soprintendenza per i BB. AA del Veneto alla Provincia di Treviso in occasione della redazione del volume "Atlante del Paesaggio Trevigiano", edito nel 2000.