
Qualità della Vita Sole 24 Ore, la Provincia di Treviso al 3° posto per occupazione e 2° per over 65
È stata pubblicata oggi la nuova classifica sulla qualità della vita per fasce d’età stilata dal Sole 24 Ore: per la Provincia di Treviso, ottimi gli indicatori relativi ai cittadini over 65, al 2° posto assoluto in Italia, al tasso di disoccupazione giovanile fra i più bassi del Paese (3° posto assoluto), ma anche l’indice di sport e bambini (6° posto nazionale) e delitti denunciati a danno di minori (4° posto). Complessivamente, i dati sono in linea con quanto analizzato dall’Ufficio Statistica dell’Ente nell’ambito dell’indagine demografica sui dati ISTAT 2024, che evidenziano un lieve calo della popolazione (-0,2%) e dunque un progressivo aumento dell’età media dei residenti. Se da un lato, dunque, la qualità di vita per la popolazione più anziana è tra le migliori a livello nazionale, dall’altro spicca anche il dato sul lavoro per i giovani, con una disoccupazione fra le più basse d’Italia, come emerso anche dall’analisi condotta dall’Ente, secondo cui l’occupazione in provincia di Treviso supera la media nazionale, attestandosi al 75,2%.
“Premettendo come sempre che certe classifiche vanno prese con le pinze, questi dati possono dare uno spunto sull’andamento generale del benessere della popolazione sul territorio – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – l’indagine conferma quanto avevamo già analizzato recentemente con una ricerca condotta dall’Ufficio Statistica della Provincia: se da un lato stiamo assistendo a un calo demografico generalizzato in tutto il Paese, e dunque anche nella Marca, vediamo però come la qualità di vita dei cittadini over 65 sia tra le migliori d’Italia. Anche sul fronte lavoro per i più giovani, i dati sono più che positivi, poiché nel nostro territorio il tasso di disoccupazione è fra i più bassi del Paese(3° posto nazionale), così come la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato (15° posto). Noto, per esempio, come nella classifica dedicata alla fascia d’età dei bambini, siano inseriti tra gli indicatori analizzati i progetti PNRR per l’istruzione, voce mancante per la fascia “giovani”, pur essendo invece un aspetto che credo sia importante valutare (ed è un tema che come Provincia sentiamo particolarmente caro, visto l’impegno da oltre 100 milioni di euro messo in campo per la riqualificazione e l’ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico superiore, a beneficio degli studenti e delle generazioni future di ragazze e ragazzi che potranno fruire di spazi moderni e confortevoli). Ma penso anche alle iniziative di prevenzione dall’incidentalità messe in campo per tutte le fasce d’età, fronte sensibile su cui come Ente stiamo lavorando proprio per i più giovani e per i cittadini over 65, ulteriore campo che potrebbe essere interessante da valutare (vedo, per esempio, l’indicatore “incidenti notturni” relativo solo alla fascia giovani, ma sarebbe utile anche per le altre fasce integrando con un capitolo sulle progettualità). Certamente c’è tanto da fare e, come sempre, le Istituzioni, ciascuna per la propria parte di competenza, hanno come obiettivo il benessere di tutta la comunità, a ogni età: queste classifiche possono essere un punto da tenere in considerazione, per avere una “fotografia” attuale della situazione”.
Europa ed Enti locali: Provincia di Treviso, Centro Studi e Associazione Comuni Marca Trevigiana firmano un accordo per formare le Amministrazioni su normativa UE e finanziamenti
Conoscere le opportunità di finanziamento messe a disposizione dall’Unione Europea a vantaggio del territorio, candidare progetti validi e intercettare le risorse, restare aggiornati su normative e politiche UE: Provincia di Treviso, Centro Studi Amministrativi e Associazione Comuni Marca Trevigiana firmano oggi, lunedì 26 maggio al Sant’Artemio, un accordo per realizzare occasioni di approfondimento e incontri formativi dedicati a Comuni, amministratori e tecnici.
Forti della collaborazione già consolidata in ambito formativo e di supporto alle Amministrazioni locali, con questo nuovo accordo si persegue un triplice obiettivo: sostenere il potenziamento delle relazioni e delle interazioni tra enti e istituzioni per la formazione, la ricerca, la produzione di conoscenze, la diffusione e la promozione culturale; mettere a disposizione le proprie reti istituzionali per l’avvio di programmi informativi/formativi a beneficio del territorio della provincia di Treviso e, in particolare, delle amministrazioni locali; condividere elenchi di progettisti europei (“short list”) per il supporto alle amministrazioni locali nella presentazione e gestione di opportunità progettuali e di finanziamento europeo.
“Un lavoro di squadra tra Enti che si consolida e che oggi si formalizza anche nell’ambito della formazione sulle opportunità di finanziamento europee – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – l’accordo dà la possibilità alle Amministrazioni locali di trovare strumenti aggiornati, come corsi ad hoc e una short list di professionisti a cui rivolgersi per candidare progetti locali a bandi europei, per centrare gli obiettivi richiesti dall’UE e ottenere risorse importanti a sostegno del territorio”.
“L’accordo ci permetterà di fare una mappatura delle esigenze dei Comuni della Provincia e individuare possibili azioni e linee di finanziamento europee che rispondano ai bisogni della comunità”, commenta Matteo Bellinato, consigliere provinciale delegato ai Progetti Europei.
"Spesso si firmano convenzioni confidando poi sul lavoro successivo, questa volta invece arriviamo a firmare una convenzione dopo una sperimentazione che ha già dato i propri risultati - ha detto Marco Della Pietra, presidente del Centro Studi Amministrativi Marca Trevigiana - è la consacrazione di un sistema che ha già funzionato e che sicuramente aiuta a far sentire più vicina l'Europa ai nostri territori. Ringrazio dunque il mio gruppo di lavoro, l'ACMT e la Provincia per il supporto, sono certo che questa convenzione darà molti frutti".
"E' un'opportunità di crescita per Amministratori e Tecnici per crescere e ringrazio il Centro Studi e la Provincia per questa convenzione - ha detto Paola Roma, presidente dell’Associazioni Comuni Marca Trevigiana - allo stesso modo lo è anche per i giovani del Servizio Civile che già lavorano dentro i Comuni o che possono sperimentare, grazie al percorso Erasmus plus, la conoscenza da vicino delle istituzioni europee. Sarà molto utile anche come peer education, perché chi ha conosciuto le Istituzioni Europee da vicino, potrà diffondere la conoscenza a tutta la fascia che va dai 16 ai 28 anni".
La Domenica dello Storga: il 25 maggio visite e laboratori con le Associazioni del Parco
Una domenica all’aria aperta per conoscere lo Storga, uno dei più grandi boschi urbani della tradizione europea: il 25 maggio le Associazioni che animano il Parco organizzano una giornata, per tutta la comunità, dedicata alla scoperta delle numerose attività che vengono svolte all'interno dello Storga e alla valorizzazione del contesto naturalistico, nel rispetto dell'ambiente.
Gli eventi in programma, dettagliati nell'homepage del sito www.ladomenicadellostorga.it , si svolgeranno in corrispondenza delle Case Piavone, sede del Museo Etnografico della Provincia di Treviso, e all’interno del Parco dello Storga nel Piazzale della Colonia Agricola.
Sarà possibile accedere al parco a partire dalle 9:30 esclusivamente a piedi, tramite il parco del Sant'Artemio, sede della Provincia di Treviso, in via Cal di Breda 116, dove vi accoglierà lo staff dell’evento.
Le auto andranno lasciate nei parcheggi dell’area antistante il complesso del Sant’Artemio. Sarà interdetto al traffico il tratto di via Cal di Breda dal civico 118 fino all'intersezione con via Codette.
L'accesso in auto è riservato solo alle persone con disabilità, su esibizione dell'apposito tagliandino, all'ingresso di Case Piavone (via Cal di Breda 130).
All'interno del parco non saranno presenti punti ristoro ma sarà possibile consumare il pranzo al sacco nelle due aree picnic che verranno allestite. Si consiglia un abbigliamento comodo e di portare con sé un repellente per insetti.
In caso di pioggia l’evento sarà rinviato a data da definire.
Maltempo, pronto intervento della Provincia per allagamenti nei sottopassi e smottamenti
Questa mattina in azione sulle SSPP 34 e 117 a Ponte di Piave e sulle SSPP 57 e 61 a San Biagio di Callalta
L’ondata di maltempo che si è abbattuta questa mattina sul territorio della Marca Trevigiana ha provocato alcune criticità diffuse anche sulla rete viaria provinciale: il Settore Viabilità della Provincia di Treviso si è immediatamente attivato per l’allagamento del sottopasso sulla SP 34 a Ponte di Piave e sulla SP 117 - via Vittoria a Levada, frazione di Ponte di Piave, per allagamenti significativi in un tratto di strada di 100 m. Interventi anche sul sottopasso di Fagaré, sulla SP 57, e sulla SP 61, a San Biagio di Callalta, dove si è verificato lo smottamento di una scarpata in prossimità del guard rail.
I tecnici della Provincia continueranno a monitorare la situazione nelle prossime ore, per raccogliere eventuali altre segnalazioni e intervenire sul posto per le opportune valutazioni del caso.
Giro d'Italia 2025 in Provincia di Treviso: i dettagli sulle tappe nella Marca
Sabato 24 maggio si parte dal centro storico di Treviso; domenica 25 ingresso dei ciclisti nella Marca a mezzogiorno da Cordignano
Anche quest'anno il Giro d'Italia transiterà per due volte nel territorio della Provincia di Treviso: sabato 24 e domenica 25 maggio. Il Settore Viabilità dell’Ente, oltre a provvedere alle opportune autorizzazioni per la manifestazione e alle modifiche temporanee sulla rete viaria di competenza, ha stilato un riepilogo dei Comuni che saranno interessati dal passaggio degli atleti.
Sabato 24 maggio la corsa rosa sfilerà lungo alcune vie del centro storico di Treviso a partire dallo “Start Village” di Piazza Burchiellati fino a Viale della Repubblica dove è programmato l'inizio gara per le ore 12:55. Gli atleti percorreranno poi la S.S. 13 “Pontebbana” in Comune di Villorba per poi inserirsi tramite Via S. Marsoni sulla S.P. 102 direzione Maserada sul Piave, quindi proseguiranno lungo le SS.PP. 57 e 59 e viabilità comunale attraversando i territori di Breda di Piave e San Biagio di Callalta, fino all'innesto con la S.R. 53 in prossimità di “Bocca Callalta”. La gara proseguirà lungo la S.R. 53 “Postumia” tra Ponte di Piave e Salgareda, attraversando i territori comunali di Oderzo, Gorgo al Monticano e Motta di Livenza, entrando nella Città Metropolitana di Venezia per le ore 13:53 circa.
I Comuni della Provincia di Treviso coinvolti dal percorso della 14^ tappa del Giro sono dunque:
- Treviso
- Villorba
- Carbonera
- Maserada Sul Piave
- Breda di Piave
- San Biagio di Callalta
- Ponte di Piave
- Salgareda
- Oderzo
- Gorgo al Monticano
- Motta di Livenza
Domenica 25 maggio: la partenza della 15^ tappa è prevista per le ore 11:35 da Fiume Veneto (PN) con successivo ingresso degli atleti in Provincia di Treviso, nel Comune di Cordignano, a partire dalle ore 12:03 circa.
I corridori si appresteranno ad affrontare la celebre salita “Muro di Ca’ del Poggio”, nel Comune di San Pietro di Feletto per le ore 12:33, attraverseranno il Ponte di Vidor alle 13:01 e transiteranno in prossimità del Tempio di Possagno alle 13:30. Percorreranno la S.P. 26 e continueranno sulla SP 148 nei territori delle Province di Vicenza e Belluno (in prossimità del Monte Grappa). I territori comunali della Provincia di Treviso interessati da questa tappa sono:
- Cordignano
- Orsago
- Colle Umberto
- Vittorio Veneto
- Tarzo
- San Pietro di Feletto
- Refrontolo
- Pieve di Soligo
- Sernaglia della Battaglia
- Moriago della Battaglia
- Vidor
- Valdobbiadene
- Pederobba
- Crocetta del Montello
- Cornuda
- Cavaso del Tomba
- Possagno
- Pieve del Grappa
- Borso del Grappa
Nelle strade interessate dal Giro d'Italia viene disposta la chiusura al traffico delle strade a partire da circa 2 ore e trenta minuti prima del passaggio dei ciclisti, indicato nelle relative tabelle di marcia, salvo diverse necessità. Si invita pertanto la cittadinanza a prendere visione, nel sito web del proprio Comune attraversato dalla gara ciclistica, le varie modifiche alla viabilità previste.
Bandi ambiente, dalla Provincia 200.000 euro per sostituire i vecchi climatizzatori
Con l’avvicinarsi della stagione estiva, la Provincia di Treviso rinnova il bando, rivolto alla cittadinanza, per promuovere la sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione con sistemi di ultima generazione a minor impatto ambientale e maggiore efficienza energetica. A disposizione, incentivi per un valore complessivo di 200.000 euro, che cittadine e cittadini residenti nel territorio provinciale potranno richiedere fino al 31 ottobre 2025.
Obiettivo del bando, fornire un contributo economico alla comunità per agevolare l’installazione di condizionatori più moderni che, oltre evitare inutili sprechi di energia, consentono di ridurre l’emissione di gas climalteranti dannosi per l’ozono.
Grazie al bando della Provincia, potranno essere sostituiti i sistemi di climatizzazione fissi monoblocco o multisplit, gli scaldacqua esistenti e gli impianti di riscaldamento a biomassa di classe inferiore o uguale a 3 stelle (o alimentati a gasolio) con climatizzatori aria-aria mono o multisplit dotati di inverter ad alta efficienza energetica, nonché con nuovi di sistemi a pompa di calore. L’incentivo è pari al 30% della spesa sostenuta IVA compresa, mentre per i richiedenti di età superiore a 75 anni (al momento della domanda), chi possiede un ISEE inferiore a 20.000 euro o chi installa generatori con refrigeranti aventi GWP pari o inferiore a 150, l'incentivo è pari al 50% della spesa, sempre IVA compresa.
Cittadine e cittadini residenti in Provincia potranno inviare la domanda via raccomandata, pec, email o consegnandola a mano al protocollo generale dell'Ente entro il 31 ottobre 2025, compilando i moduli e secondo le modalità disponibili sul sito www.provincia.treviso.it, in cui verrà pubblicato, con aggiornamenti periodici, l'elenco dei beneficiari.
“Rinnoviamo anche per il 2025 il bando per la sostituzione dei vecchi climatizzatori con modelli più moderni ed efficienti – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – 200.000 euro di incentivi a disposizione per venire incontro ai cittadini nelle spese per la sostituzione dei vecchi condizionatori. L’iniziativa rientra nell’ambito delle risorse che la Provincia destina alla comunità per la tutela e la valorizzazione ambientale: contribuendo al rinnovo degli impianti di climatizzazione presenti nelle abitazioni, infatti, si va ad agire direttamente sulla riduzione delle emissioni dannose in atmosfera e, al contempo, sulla riduzione degli sprechi di energia. Oltre a questo nuovo bando, ricordo che cittadine e cittadini residenti possono richiedere anche i contributi per la pulizia delle canne fumarie: abbiamo prorogato i termini fino a fine novembre di quest’anno, così anche coloro che l’anno scorso non hanno fatto richiesta sono ancora in tempo per beneficiarne”.
Tutte le informazioni su come partecipare al bando sono pubblicate a questo link: clicca qui BANDO CLIMATIZZATORI 2025
Ricevuto in Provincia di Treviso il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto Andrea Buoso
Stefano Marcon, presidente dell’Unione Province del Veneto e presidente della Provincia di Treviso, ha ricevuto oggi al Sant’Artemio il nuovo presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Andrea Buoso. L’incontro è stato occasione per condividere alcune progettualità in ambito di informazione e formazione, in particolare per quanto riguarda la prevenzione dall’incidentalità e la sicurezza stradale.
“Ho avuto il piacere di conoscere il presidente Buoso e condividere insieme a lui alcune delle iniziative che, come Provincia di Treviso e come UPI Veneto, stiamo realizzando da anni sul tema dell’educazione stradale e della prevenzione dagli incidenti – le parole di Marcon – il mondo dell’informazione riveste un ruolo di primo piano sul tema ed è importante individuare insieme agli organi di stampa delle progettualità che incentivino la sensibilizzazione della comunità, contribuendo a diffondere una cultura della sicurezza e del rispetto delle vittime. Insieme all’Ordine troveremo buoni spunti su cui lavorare, sull’esempio di quanto fatto in passato con la Carta di Treviso”.
Demografia nella Marca, nel 2024 Popolazione in lieve calo (-0,2%). Altivole, Cessalto e Loria i Comuni “più giovani”
La popolazione nella Marca Trevigiana, nel 2024, ha registrato un lieve calo, -0,2%, rispetto all’anno precedente: a rilevarlo, in via provvisoria e sulla base dei dati ISTAT che saranno definitivamente pubblicati a dicembre, l’Ufficio Statistica della Provincia di Treviso, nell’ambito delle indagini effettuate periodicamente per monitorare l’andamento demografico sul territorio. Una tendenza in linea con il dato nazionale (che registra un -0,1%), che conferma un calo delle nascite generalizzato in tutto il Paese e un aumento della percentuale di over 80 (+0,2 rispetto al 2023). Una diminuzione che si rispecchia anche nel numero di residenti, 1823 complessivi in meno, sebbene con alcune eccezioni: Treviso, Possagno, Silea, Borso del Grappa, Altivole e Morgano hanno registrato l’anno scorso, infatti, un incremento dei residenti, di circa l’1-2%. L’area Pedemontana si conferma la zona con l’incidenza più elevata di anziani con più di 80 anni (Vittorio Veneto 10,4%, Tarzo 10,3% e Valdobbiadene 10,2%).
Ma dall’analisi emergono anche i Comuni “più giovani”, ovvero quelli in cui l’incidenza di ragazze e ragazzi da 0 a 14 anni è superiore alla media provinciale (12,2%): si tratta di Cessalto (15,2%), Altivole (14,8%) e Loria (14,5%).
Tra gli altri dati evidenziati dall’Ufficio, emergono quelli relativi al saldo naturale della popolazione: a fronte del già riscontrato calo delle nascite (-191 nati nel 2024), si rileva contestualmente una diminuzione del numero di morti (-161), inferiore dell’1,9% rispetto al 2023. Complessivamente, il saldo comunque è di -2.968 persone. I nuovi nati sono stati in totale 5.538, di cui 2.838 maschi e 2.700 femmine: i bambini con cittadinanza italiana sono l’82,6%, mentre quelli con cittadinanza straniera il 17,4%.
Per approfondire il fenomeno del calo demografico è necessario valutare, contestualmente, l’andamento della popolazione femminile in età feconda (15-49 anni): dal 2010 al 2024 la variazione media annua di popolazione in età feconda è di -1,41%, rispetto a un valore di +0.58% nel periodo 2003-2010 e si è assistito, contemporaneamente, a un aumento significativo di bambini maschi negli ultimi anni (+138 nuovi nati solo nel 2024 rispetto alle femmine).
Un trend negativo che, dunque, si è originato già oltre dieci anni fa e che rischia di consolidare una natalità sempre più bassa in futuro, dettata sia dal calo demografico generalizzato, sia dal diverso atteggiamento riproduttivo della popolazione.
Per quanto concerne i movimenti migratori, il saldo tra immigrati ed emigrati corrisponde a +1.145 residenti: i comuni che hanno registrato un aumento di popolazione in tal senso (ovvero anche per effetto dell’immigrazione locale sia di cittadini italiani sia di cittadini stranieri) sono Possagno (+2,4%), insieme a Silea (+1,3%) e Borso del Grappa (+1,2%). I comuni con la diminuzione più rilevante (anche per effetto dell’emigrazione) sono invece Cison di Valmarino (-8,4%), Chiarano (-6,3%) e Gorgo al Monticano (-6,1%).
Il calo demografico generalizzato e l’invecchiamento della popolazione nella Marca finiscono per incidere, di conseguenza, sull’equilibrio generazionale e sul carico sociale, ovvero sul rapporto tra popolazione attiva in età lavorativa (ovvero i cittadini fra i 15 e i 64 anni) e la popolazione non attiva (giovani 0-14 anni e adulti sopra i 65 anni).
“L’indagine condotta sull’andamento demografico della popolazione sul territorio della Marca ci conferma quanto purtroppo stiamo già osservando da tempo nell’ambito, per esempio, delle esigenze di spazi didattici e dei conseguenti accorpamenti delle scuole sul territorio, non solo superiori, quale conseguenza diretta di questo trend - commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - il dato sul calo delle nascite, comparato alla variazione di popolazione femminile dal 2010 a oggi, per esempio, conferma la necessità di trovare misure facilitino la gestione dell’equilibrio vita-lavoro nelle famiglie, che pur nel tempo e nelle varie generazioni hanno cambiato atteggiamento riproduttivo; ma corrisponde, di fatto, a un calo generalizzato, in numeri assoluti, di donne e di uomini e a un progressivo invecchiamento della popolazione, in tutto il Paese. Contestualmente, tuttavia, vediamo che l’aspettativa di vita in provincia di Treviso è tra le più alte di tutta Italia. A essere le più colpite dal fenomeno sono le aree montane, come emerso di recente anche in un incontro con l’Unione Montana del Grappa, anche se non sono le sole: l’area della pedemontana è quella che registra una più alta incidenza di cittadini al di sopra degli 80 anni, mentre al contrario le zone con una più alta incidenza di bambini sono quelle dei comuni a est e a sudovest della provincia. L’andamento demografico è fondamentale come direttrice su cui le Istituzioni, devono orientarsi per mettere in campo azioni strategiche, ciascuna per la parte di propria competenza, al fine di migliorare la vivibilità nel territorio, anche e soprattutto in prospettiva futura, sia per i giovani sia per gli anziani: ecco che gestione dell’edilizia scolastica, trasporti e viabilità, strutture sanitarie e di assistenza e, naturalmente, occupazione e prospettive di lavoro (con un tasso di disoccupazione italiana fra i più bassi registrati negli ultimi anni e un dato di occupazione in provincia di Treviso che supera la media nazionale, attestandosi al 75,2%), sono gli ambiti su cui agire per contribuire attivamente a un’inversione del calo demografico”.
Antenne 5G, al Sant’Artemio il tavolo di coordinamento Provincia-Infratel per agevolare il dialogo con i Comuni sull’installazione degli impianti
Tra ieri e oggi nuovi incontri con le Amministrazioni per individuare soluzioni ai collocamenti
Prosegue l’attività di coordinamento avviata dalla Provincia di Treviso con Infratel per agevolare i Comuni del territorio nella gestione delle comunicazioni e delle procedure amministrative con gli operatori detentori degli appalti per il posizionamento delle antenne 5G, nell’ambito del Piano Italia per la transizione digitale previsto dal PNRR.
In continuità con il confronto avviato al Sant’Artemio il 19 marzo tra la Provincia di Treviso, Infratel, Comune di Pederobba, Centro Studi Amministrativi Marca Trevigiana e Contarina, si sono svolte tra ieri e oggi le riunioni operative tra Infratel, Inwit e Comuni di Valdobbiadene, Cavaso del Tomba, Preganziol, Casale sul Sile, Istrana, Loria, Carbonera, Riese Pio X, Refrontolo, Pederobba, Miane e Castelfranco Veneto per valutare possibili punti in cui installare i nuovi sistemi 5G e individuare le migliori soluzioni da perseguire, tenendo conto dei target PNRR e dei piani comunali.
“Abbiamo dato continuità al primo positivo incontro con Infratel per ottimizzare l’iter amministrativo e le necessità dei Comuni – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – grazie a questi appuntamenti tecnici abbiamo chiuso il cerchio per trovare un punto di equilibrio tra le esigenze che, come Paese, dobbiamo perseguire nell’ottica della transizione e innovazione digitale e le richieste della comunità, le valutazioni inserite nei piani comunali e la compatibilità di queste tecnologie con l’assetto geografico dei nostri Comuni. Penso che questa modalità di gestione, con un Tavolo di coordinamento a cura della Provincia, sia una buona pratica che possa essere presa a esempio anche a livello nazionale: in tal senso, come presidente UPI Veneto e come vicepresidente UPI nazionale, intendo condividerla con l’Unione nazionale delle Province, a Roma, affinché possa essere presa come spunto e modello virtuoso per la Pubblica Amministrazione da applicare anche in altri contesti”.
“Con questi due appuntamenti abbiamo concretizzato quanto detto durante il confronto del 19 marzo – continua Fabio Maggio, vicepresidente della Provincia di Treviso con delega all’innovazione digitale – ringraziamo Infratel per la disponibilità nel trovare un accordo e aver definito delle priorità per rispondere alle esigenze del nostro territorio: crediamo che, attraverso un dialogo costruttivo e diretto con gli operatori, i Comuni abbiano potuto chiarire le proprie perplessità e trovare il giusto modus operandi a beneficio del proprio territorio e dei cittadini”.
Monte Grappa, dal 1° maggio riaprono interamente le strade provinciali 140 e 141
Con la fine del periodo invernale previsto dal Piano Neve per la sicurezza pubblica, completamente ripristinata la viabilità provinciale
Dal 1° maggio la viabilità provinciale sul Monte Grappa sarà completamente riaperta e percorribile da cittadini e turisti: è uscita oggi l’ordinanza della Provincia di Treviso che prevede il ripristino dei tratti della sp 140 e sp 141 precedentemente chiusi secondo le disposizioni del Piano Neve per la tutela della sicurezza pubblica.
Durante il periodo invernale, infatti, erano stati chiusi al traffico il tratto della SP 140 da Baita Camol alla cima e il tratto della SP 141 da Malga Miet alla SP 140, per una lunghezza di circa 20 km. La Provincia sta completando, proprio in queste ore, gli ultimi rilevanti interventi di sicurezza necessari a consentire la riapertura al transito: da un lato, le operazioni di pulizia e rimozione del materiale roccioso accumulatosi a seguito dello scioglimento della neve e, dall’altro, l’intervento di una ditta specializzata per la reinstallazione delle barriere paramassi nel tratto delle gallerie. Nel mese di novembre, con la chiusura del tratto prevista dal Piano Neve, le barriere erano infatti state rimosse, in quel punto, per evitare che gli importanti accumuli nevosi danneggiassero le strutture, con un ulteriore aggravio dei costi manutentivi.
“Finalmente, con la stabilizzazione delle condizioni climatiche e dunque il venir meno delle disposizioni previste dal Piano Neve, possiamo riaprire al traffico i tratti delle provinciali 140 e 141 temporaneamente chiusi nella stagione invernale – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – la riapertura coincide anche con il ponte del 1° maggio: cittadini e viaggiatori potranno recarsi più facilmente sul Monte Grappa in completa sicurezza, grazie alle ultime opere di ripristino realizzate nella viabilità provinciale, tra cui l’importante opera di riqualificazione delle gallerie, che abbiamo inaugurato proprio l’anno scorso insieme alle autorità e alle malghe limitrofe. Un intervento complesso, che la Provincia ha finanziato per oltre 1 milione di euro, di cui sono particolarmente orgoglioso, perché finalmente permette una migliore vivibilità e fruibilità di una delle aree più suggestive della biosfera Unesco”.